lunedì 21 aprile 2025

investimenti rischiosi

 



investimenti” rischiosi

Scegliere di investire nelle sue molteplici forme non è semplice come potrebbe sembrare, la scelta dovrebbe contemplare prima di ogni cosa la tendenza di mercato, i rischi, gli imprevisti, le reali possibilità economico-finanziarie che consentano di far fronte a tutta la gamma di imprevisti legati alla stagionalità (arrivo di turisti e aumento del lavoro, assenza di turisti e diminuzione del lavoro), le attrezzature e le macchine necessarie (se si tratta di produzione o distribuzione), i guasti delle attrezzature, la concorrenza reale e potenziale, la determinazione personale, le esperienze reali che offrano la concreta consapevolezza di ciò che separa le illusioni e l’immaginazione, da ciò che la realtà manifesta in determinati ambiti. C’è tuttavia un fenomeno paradossale che le persone palesano, ed è caratterizzato dalla mancanza di tangibili cognizioni economico-finanziarie… avviare una qualsiasi attività non avendo sostanziose coperture finanziarie ha effetti devastanti, in poche parole, è come andare a giocare la schedina del totocalcio con gli ultimi risparmi, è risaputo che il banco Vince Sempre! In svariate occasioni ho visto il proprietario dell’attività prelevare soldi dalla cassa per comprare le sigarette, o per uscire la sera con gli amici, il giorno successivo ha preso altri contanti per andare a giocare la schedina, nei fine settimana ho visto prendere altra liquidità per andare il sabato in giro a fare acquisti… poi è diventato un vizio “sottrarre” denaro dalla cassa (alla contabilità aziendale), questo si chiama Ammanco, ed è uno tra i più frequenti motivi di fallimento, sono soldi sprecati che compromettono l’esistenza dell’attività. Investire denaro per aprire un negozio, per avviare un’attività commerciale richiede che siano rispettati una serie di parametri ben precisi. Pensare in modo razionale e lucido, oltre che realistico potrebbe offrire la possibilità di evitare delusioni (nella migliore delle ipotesi), ma potrebbe aiutare ad evitare di perdere ogni bene materiale ed economico individuale, comprese le ultime briciole di certezza (oltre ovviamente alla serenità psicologica per la sopravvivenza finanziaria personale). Molte persone ritengono che aprire un’attività ristorativa sia la soluzione ai loro problemi, mosse ingenuamente da un’idea, non si soffermano ad osservare i dettagli più importanti in stretta correlazione col settore che hanno selezionato. Per aprire un’attività ristorativa (di qualunque tipo possa essere), deve prima di tutto essere osservata l’epoca, il contesto sociale, l’andamento geopolitico, le mode, i cambiamenti socio-culturali che si affacciano e per quanto si protraggono nel tempo prima di ulteriori derive o cambi direzionali… i mercati cambiano, le mode passano, le tendenze deviano, le necessità si adattano continuamente, Tutto Cambia costantemente! Quando eravamo ragazzi ricordo che quando uscivamo la sera c’era la ricerca continua di una novità. Per un determinato periodo frequentavamo la piadineria, dopo poco tempo andavamo alla paninoteca, poi cambiavamo e finivamo al bar con le crépes, poi la birreria, poi il fast food, poi lo street food… Attualmente le cose non sono cambiate molto, l’approccio con l’intrattenimento delle persone è proprio lo stesso, le attività ristorative in genere sono ormai inflazionate, ce ne sono troppi di bar, pub e ristoranti! Molti individui pensano che l’apertura di un ristorante tipico o etnico o addirittura a tema sia l’idea perfetta… tuttavia i prodotti tipici e i ristoranti, che possano essere italiani, greci, portoghesi, cinesi ecc, non suscitano molto interesse nel pubblico (se non abbassano i prezzi in modo concorrenziale), i prodotti tipici di una zona o una nazione non hanno grande mercato (anzi, forse spaventano il pubblico), così i ristoratori per poter attirare il pubblico imbastiscono una vera battaglia al ribasso del prezzo, per far ciò sfruttano il personale lavorante fino allo stremo e preparano le loro squisite pietanze con prodotti e materie prime di infima qualità, se non nella maggior parte dei casi Inesistente Qualità! Il grande pubblico ormai cosciente, preferisce spendere meno e non dover sottostare alle convenzioni ristorative tradizionali, senza dover cambiare l’abito, senza dover prenotare, senza dover aspettare un’ora tra una pietanza e l’altra, e senza il problema di trovare un parcheggio per l’auto, così predilige, anzi affolla e sovraffolla i famigerati fast food, nonostante l’odore dell’ambiente sia ripugnante, l’igiene sia dubbia e la qualità dei prodotti alimentari sia inesistente, c’è un prezzo proporzionale del servizio complessivo molto più basso e il servizio è quasi immediato (fast appunto). La cultura ristorativa posta nell’era attuale è ormai un reperto archeologico, nonostante fosse già estremamente pericoloso per la salute umana frequentare i ristoranti, figuriamoci cosa significhi consumare regolarmente alimenti industriali… ma questo è il futuro, poi il fenomeno sovrappeso e obesità desta preoccupazione! In ogni caso torniamo ad affrontare l’argomento apertura di una qualsiasi attività. Raramente il fondo è di proprietà, quindi c’è un affitto (ha cadenza fissa), se la struttura era già predisposta per la ristorazione, è probabile che sia inattiva per saturazione di mercato, oppure potrebbero essersi verificati problemi di vario genere, è importante sapere che riavviare un ristorante chiuso è un’impresa titanica (talvolta impossibile), chi vende l’attività o affitta l’immobile non dirà mai le reali ragioni di tale scelta (altrimenti i Polli non ci cascano). Poi ci sono le bollette delle forniture (acqua, gas, elettricità), deve essere pagato lo smaltimento rifiuti e rifiuti speciali (oli ecc ecc). La struttura deve avere un impianto antincendio efficiente, deve avere servizi igienici proporzionali al numero di persone potenzialmente ospitate (tutto deve essere adeguato a norma di legge). Celle frigo, banchi frigo e frigoriferi devono funzionare (almeno alla prima ispezione dell’ufficio igiene all’inaugurazione). La lavapiatti deve raggiungere le temperature. La planetaria, la salamandra, i forni e l’abbattitore devono essere conformi alle norme di legge. In caso di guasto improvviso di qualsiasi attrezzatura è bene avere un tecnico per le riparazioni veloci (vuole essere pagato adeguatamente). Il personale, a cominciare dallo Sguattero deve essere pagato (non si deve pagare mezza giornata di lavoro e pretendere che lavori tutto il giorno fino a tarda sera), è Illegale oltre che sfruttamento! Ci devono essere tutti i sistemi per contrastare la colonizzazione di insetti (formiche, scarafaggi, tonchio, ecc), devono essere efficienti tutti i mezzi possibili per evitare ospiti indesiderati ad esempio i topi (piccoli roditori Mus musculus), per quanto simpatici oltre a distruggere derrate e ambiente, potrebbero compromettere irrimediabilmente la sicurezza igienica dell’attività, non sottovalutando un’infestazione di ratti (Rattus). A questo punto deve essere realizzato un menù che rispetti la richiesta del pubblico, che sia realizzabile con le attrezzature e le potenzialità umane del ristorante, e che piaccia a chi lo realizza. Normalmente il menù soddisfa solo i sogni ambiziosi di coloro che aprono l’attività! Sbagliare un Menù compromette seriamente il futuro dell’esercizio, ma solo al fallimento (pochi mesi dopo l’inaugurazione), molti sognatori si spiaccicano come insetti sul parabrezza del realismo più crudo, è tardi ormai. Ultimo e poco prevedibile parametro che ogni attività non prende in considerazione è il contatto col pubblico… se è vero che il cliente ha sempre ragione (se vuoi che torni), domandati sempre: -Chi entrerà da quella porta?- ovviamente se qualcuno deciderà di entrare!


Angelo Meini 21-04-2025

martedì 29 ottobre 2024

Stile di vita sano...

 

Stile di vita sano...

(perché no?)

Venerdì 25 ottobre 2024 mi sono recato a lavorare, la prima cosa che ho notato sono stati gli atteggiamenti confusionari e vistosamente distratti di un collega che per ovvie ragioni chiameremo Mic. Avendo lavorato in svariate ditte, con un assortimento di personale tra i meno immaginabili, ho trovato ditte composte da alcolizzati, altre da drogati, in alcuni casi erano tossicodipendenti alcolizzati... così ho sviluppato una buona sensibilità, in pochi istanti riesco ad accorgermi del disturbo! Perdita di memoria, scarsa attenzione, capacità vigile quasi inesistente, problemi di coordinazione e organizzazione, sono tutti palesi sintomi di uno stato d'alterazione. Così, dopo aver lasciato fare l'individuo qualche ora e dopo non pochi problemi, gli ho detto senza mezzi termini d'osservare uno stile di vita sano durante la settimana! Nel caso di Mic era evidente che avesse abusato nel consumo di alcolici la sera prima. Mic mi ha risposto: -...per cosa?- Se un individuo gravemente alterato, in evidente stato confusionale risponde in questo modo, significa che non si rende conto di ciò che sta succedendo perché è ormai schiavo della propria Debolezza. Le condizioni di salute del soggetto non sono rassicuranti, la perdita di memoria è la prova che il danno è permanente! In ogni caso, il problema potrebbe assumere connotazioni molto spiacevoli, in caso di incidente l'assicurazione non paga... in caso di un controllo a sorpresa Mic perde il lavoro... nel caso che un cliente si accorga delle pietose condizioni di Mic, oltre alla perdita di prestigio per la ditta sicuramente sarebbe perso anche quel cliente, che successivamente parla con altre persone! In caso di un controllo delle forze dell'ordine il soggetto perde la patente, in tal caso è giusto perdere credibilità sociale! Vogliono fare gli uomini “duri”, ma a cinquant'anni sono ridotti come persone molto anziane, sia esteticamente sia psicologicamente, per non parlare della condizione di salute corporea. Tanto se compaiono problemi di salute, andranno dal medico che prescriverà un potente medicinale che “curerà” il malessere... questa gente non ha capito che il medicinale non risolve il problema, lo argina! Infatti molti cinquantenni assumono (nonostante la giovane età), una vasta serie di medicinali, e nonostante questo continuano a condurre lo stile di vita che li ha portati a dover assumere tutti quei medicinali. Come è risaputo il principio attivo di un medicinale, controlla gli effetti di un malessere ma ha anche effetti collaterali estremamente nocivi, in altri termini: -curi da una parte ma ne ammali un'altra!- Se già a cinquant'anni assumi la pasticca per il cuore, la pasticca per l'ulcera, la pasticca per la pressione arteriosa, la pasticca per il diabete, la pasticca per l'artrosi... ecc ecc, sicuramente sei un tipo sportivo che ha osservato uno stile di vita sano ed equilibrato (questo è sarcasmo)! Hai preso in giro solo te stesso, in giovane età sei già ridotto come una persona molto vecchia! Non sto scherzando, alcuni miei colleghi di lavoro hanno i problemi di salute che si manifestarono ai miei nonni in età molto avanzata, sentirli parlare di queste patologie mi spaventa proprio come un “bel” film Horror! Nonostante ciò, non abbandonano le abitudini che li hanno ridotti in quelle condizioni: mangiare in continuazione prodotti malsani (grassi, zuccherati, troppo ricchi di sali ecc), bere quotidianamente svariati litri di bevande zuccherate, aromatizzate (chimicamente), energetiche (va tanto di moda). Quello che non riesco a capire è dato dal fatto che, pur portandosi da mangiare da casa, si fermino regolarmente al supermercato per acquistare altri alimenti industriali (ovviamente di dubbia salubrità). Oltre a spendere una cifra considerevole per un bilancio mensile da lavoratore dipendente, continuano consapevolmente a minare gravemente le proprie condizioni di salute. Dicono di aver timore di non aver sufficiente energia per lavorare, sono tutti sovrappeso e obesi, prima che abbiano consumato la riserva lipidica che hanno accumulato non c'è molto da preoccuparsi... l'orso con una riserva di grasso proporzionale (di massa corporea) a quella dei miei colleghi supera senza problema il letargo! Per finire in giovane età nel modo più ameno, con arteriosclerosi, ischemie, ictus, diabete, necrosi degli arti, paralisi parziali o totali, demenza precoce, ecc ecc. Vorrei proporre un personale suggerimento: Non si mangia fuori orario, si acquistano prodotti e materie prime di buona qualità e si beve solo acqua! Eliminare dalle proprie abitudini alimentari grassi saturi e idrogenati, eliminare gli zuccheri semplici, cancellare definitivamente dalla dieta quotidiana il consumo di formaggi, latticini e salumi, usare solo ed esclusivamente olio d'oliva extravergine, evitare alimenti fritti e/o sottoposti a cotture troppo lunghe, eliminare bevande zuccherate, aromatizzate e/o energetiche, ridurre ad occasioni sporadiche l'assunzione di alcolici e in piccole quantità, non acquistare alimenti pronti (costano di più e sono ricchi di sostanze chimiche). Smettere tassativamente di frequentare ristoranti, fast food, kebap, street food ecc. Consumare invece maggiori quantità di frutta e verdura fresca (c'è l'imbarazzo della scelta), usare solo olio d'oliva a crudo, bere almeno 4-5 litri d'acqua al giorno, assumere tisane da tuberi, radici e piante fresche, ad esempio zenzero, kurkuma, menta, salvia, timo, coriandolo ecc. Preferire il consumo di carni bianche e sporadicamente anche rosse, evitare di usare olio, burro, margarina e strutto per cucinare, sia sul fornello sia nel forno. Condire la pasta con salse poco elaborate essenzialmente prive di oli, burro o margarina. Se avrete coerenza nell'osservazione di un corretto stile di vita, in breve né potrete trarre giovamento, si tratta solo di capire cosa potrebbe essere meglio! È una sensazione spiacevole durare fatica a legarsi le stringhe, come è altrettanto sgradevole essere stremati dalla fatica solo dopo due-tre ore di lavoro o esercizio fisico!

Angelo Meini

27-10-2024

domenica 8 settembre 2024

Incidenti e infortuni sul posto di lavoro

 



Incidenti e infortuni sul posto di lavoro...

strumentalizzazione e polemica o scarsa realistica consapevolezza?



Proprio il primo maggio ho avuto modo di assistere al penoso spettacolo inscenato da questi rappresentanti di sindacati, beceri, urlanti e inconsapevoli di ciò che realmente accade nella realtà. Io ho ormai maturato una vasta esperienza lavorativa, ho svolto mansioni in vari settori professionali: elettromeccanica in officine, ho anche fatto l'elettricista, sui tetti nel settore fotovoltaico, metalmeccanica (facevo l'assistente al mastro fabbro), edile anche con qualche anno nella carpenteria edile, agroalimentare in qualità di cameriere, lavapiatti, assistente allo Chef, pizzaiolo, ecc ecc. Alcune di queste realtà fanno parte di un grande indotto che orbita intorno a grandi realtà industriali, per questa ragione l'elettromeccanico e l'elettricista non limitano la loro esperienza ad un solo settore. Io ho lavorato per alcuni anni in qualità di Avvolgitore di Motori elettrici di piccola, media e grossa potenza, nel nostro capannone sono passati motori di cartiere, di mulini (per la farina), di vagli per cementi e calcestruzzo, venivano a servirsi da noi i giostrai, facevamo alternatori e generatori ecc ecc. Talvolta è successo di supportare gli elettricisti nella rimessa in opera di pompe, aspiratori, soffianti e motori (in genere) nelle varie industrie, nelle cartiere ho visto lavoratori già ubriachi alle 08,00 del mattino, di tanto in tanto succedeva qualcosa e rimanevano schiacciati nelle presse o perdevano un braccio strappato tra i rulli ecc. Nel settore edile ho visto le peggiori situazioni, gente stravolta dai fiaschi di vino cadere dai tetti o dalle impalcature per spiaccicarsi al suolo o rimanere infilzati nelle armature di ferro delle gettate di cemento ecc. Racconto un episodio che mi ha coinvolto in prima persona, all'epoca lavoravo in una ditta di refrigerazione e di impianti per il condizionamento, talvolta poteva essere richiesto un lavoro molto attinente alla lattoneria, in altri termini dovevamo realizzare condutture in lamiera per convogliare i flussi d'aria. Tale lavoro comporta di usare lamiera che deve essere sagomata e tagliata artigianalmente. Una mattina stavo effettuando una riparazione su un tetto con uno di questi ambigui colleghi, ha cominciato a tagliare una lamiera senza essersi accertato che mi fossi allontanato, una scheggia si è piantata nella cornea del mio occhio sinistro... avevo notato che il soggetto non era perfettamente lucido, ma non ho dato l'adeguata importanza alla situazione fin quando sono rimasto ferito. Da quel giorno in ogni ambito lavorativo indosso occhiali antinfortunistici senza mai toglierli (dalla mattina alla sera), le persone pensano che io sia una persona strana, ma quando ti feriscono te lo ricordi bene!!! Non racconterò cosa ho visto in un altoforno, non ricordo se fosse del vetro o dell'acciaio, in ogni caso caro lettore, puoi immaginare cosa possa aver visto in un ambiente così rovente. Una distrazione, una banale disattenzione, una deficienza nella lucidità, un rallentamento della reattività, sono sufficienti a causare un vero disastro. Una volta ho visto un incidente in una fonderia, anche in questo caso non scenderò nei dettagli... Se il lavoratore è reattivo e lucido, anche in caso di incidente riesce a tornare a casa, un po' “troncolato” ma vivo! Tante persone svolgono un lavoro che forse non piace, non appaga e non soddisfa, purtroppo spesso con minima retribuzione, per accettare la condizione umana e 'professionale' imboccano la strada delle compensazioni, un'effimera maschera che sopisca l'invadente presenza del compromesso, nella mercificazione del proprio tempo e delle proprie energie! Chi si ubriaca di mattina, ho visto giovani e anziani ammalarsi e morire di cirrosi epatica, chi ha bisogno di fumare-sniffare-iniettarsi sostanze stupefacenti, chi si inventa le pause caffè, chi vittima del Picco Glicemico (proprio come i tossicodipendenti), si uccide con l'assunzione di cibo (spazzatura) bevande zuccherate e bevande energetiche, in breve diventando sovrappeso o obesi, anche il cibo può uccidere! Sono tutti stati d'alterazione! Perché dopo uno di questi incidenti lavorativi non effettuano tutte le analisi tossicologiche e successivamente le rendono fruibili al pubblico? Nelle svariate ditte dove ho lavorato, ho visto decine di volte arrivare al mattino questi 'giovinetti' scombussolati, “suonati” come campanelli di slitta, con quell'atteggiamento strafottente da uomo Vissuto, sarebbe stato da rimandarli a casa o indirizzarli ad una terapia, di tanto in tanto si ferivano (più o meno gravemente)... ma la loro mammina non li ha visti uscire di casa in quella condizione? Somigliano molto questi individui che indossano l'impermeabile e/o il giacchetto di pelle in piena estate... Qualche problema sociale c'è, ma nasce tutto dalle famiglie che dovrebbero crescere le generazioni future!


30.06.2024 Angelo Meini



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