mercoledì 11 ottobre 2023

Apparenze...


La banalità non trascurabile delle apparenze

(...carnevale tutto l'anno?)


è bello il carnevale con i suoi colori, i costumi e le maschere, poi è stato inventato l'accattivante Lucca Comix, tuttavia...

Se diventare schiavo significa calarsi in una parte, indossando quotidianamente una vera e propria maschera (completa di indumenti, abiti e trucco), prima né diventeremo dipendenti per attirare la bramata attenzione ed essere accettati nella società (anche per ciò che non siamo), dopo quando sarà ormai troppo tardi ci accorgeremo di esserci trasformati realmente in schiavi e ovviamente vittima designata delle apparenze. Seppure possa portare un aumento d'attenzione (temporaneo) o un profitto (trascurabile), aver interpretato con eccessiva superficialità il rapporto con la vita, lega, anzi incatena indissolubilmente il soggetto in quest'effimera dimensione di leggerezza esibizionista (come quegli individui che avendo paura di invecchiare si tingono i capelli), il tutto unicamente legato allo stretto e asfissiante cerchio delle apparenze e delle mode. Una moda perdurerà e/o resisterà un lasso di tempo ridicolo, poi né arriveranno altre (forse più invadenti...), che altri saranno lieti di indossare e calzare, saranno le maschere di tendenza. Attualmente innumerevoli persone dichiarano di essere sataniste... tali individui sono convinti di ciò che dicono... in pubblico si presentano con abiti e visi truccati solo di pessimo gusto e fuori luogo. Quando però si trovano di fronte il Vero Male (quello delle oscurità della mente umana), saranno ancora satanisti o sarà il periodo satanista della loro esistenza, come furono i “Paninari” della metà del 1980? Un momentaneo gusto per l'orrido? Questo spiega la mancanza d'identità personale diffusa nella società attuale! Il protagonismo è ormai una necessità primaria, è comunque un'evanescente sensazione di successo e gloria, offerta dalle temporanee attenzioni di coloro che abbiano scelto di uniformarsi per seguire una moda, la moda del momento, il tormentone dell'estate, cambierà in breve... chi ha il Vero Potere non lo ostenta mai! Un dettaglio insignificante per tutti coloro che bramino fama e notorietà, è dato dal fatto che il “successo” (di pubblico) cela una serie di grandi insidie, oltre a presentare seccature e problemi non trascurabili ad esso connessi... è per questo che io adoro l'ombra e l'oscurità (è una questione di “gusti” e scelte)!

Un esempio esplicativo:

Il corpo quale orrida carcassa oppure appetibile oggetto di attrattiva e desiderio, dal punto vista estetico deve essere valorizzato, non deve essere decorato (come l'alberin di Natale), per questa ragione tatuaggi (da vecchio pirata-lupo dei mari), piercing ( da aborigeno o indigeno), la chirurgia estetica (più estrema e selvaggia per labbra , seni ecc) e il trucco eccessivo sul volto, deturpano l'aspetto naturale, oltre a produrre profonda delusione in coloro vedano una donna senza i suoi ordinari svariati centimetri di intonaco con spessori di fondo tinta, cerone e rossetto... per non dir del porco, quegli sfortunati che dovrebbero condividere una notte passionale con Barbanera (le donne con tatuaggi così estesi perdono attrattiva), resteranno delusi e in alcuni casi inorriditi. Qualche tempo fa mi è capitato di conoscere una bella ragazza (vestita), quando è arrivato il momento più interessante, ho dovuto inventare una scusa per uscire dal “pelago”... era tatuata come il babbo di un mio amico delle scuole, ma quello era davvero un Pirata (io sono cresciuto in una località marittima), che raccapriccio come sarei potuto andare a letto col babbo del mio amico d'infanzia? L'orecchino hanno diritto ad indossarlo solo coloro che hanno varcato Capo Horn -navigando ovviamente- (antica regola distintiva marinara), tutti gli altri sono mistificatori (il mondo è pieno di mistificatori e falsi profeti)! Io purtroppo non ho varcato Capo Horn, io non ho diritto ad indossare l'orecchino e non lo indosso, non ho guadagnato questo onore! I tatuaggi hanno un significato particolare per gli uomini di Mare (non per i comuni mortali) che mistificano cose ben più complesse! Modestamente io ho i miei tatuaggi (infatti non mi spoglio in pubblico -sulla spiaggia per esempio-)! Un consulente d'immagine, accetterà con clausole e limitazioni contrattuali specifiche solo soggetti legati a specifici ambiti, lo spettacolo ci deve essere ma non deve oltrepassare i limiti della decenza! La valorizzazione deve essere l'esaltazione delle caratteristiche originariamente generate dalla natura, un bel viso con un'impercettibile velo di trucco (luminosità), un bel fisico con la scelta di indumenti e un abbigliamento idoneo, particolari caratteri somatici con un adeguato taglio di capelli... non deve essere un'elaborazione grafica di Photoshop! Qualche anno fa, conobbi una ragazza soprannominata :”Mastice”! Il trucco pesante non intimidisce gli uomini, l'esagerazione nell'uso di prodotti cosmetici, ceroni, fondo tinta, rossetti, mascara ecc., rivela insicurezza, le persone in genere lo avvertono anche istintivamente, se non addirittura potrebbe essere interpretato per poi rivelarsi, un segnale di spiacevoli sfaccettature caratteriali, per esempio la Falsità. In conclusione, la mistificazione di un'immagine solo per essere “integrati” in un contesto sociale, ha sempre la durata di una moda, in due parole: è come una menzogna, ha le gambe corte e i giorni contati!


Angelo Meini

09-10-2023 

sabato 7 ottobre 2023

Fradici

 






Fradici

e puzzolenti


Colgo l'occasione per ricordare la circostanza di giovedì 05 ottobre. Se c'è una cosa che mi manda fuori di testa dalla rabbia, è fare qualcosa senza senso! Ha senso andare a lavorare sotto la pioggia, sapendo che dopo circa due o tre ore è necessario desistere per evitare di ammalarsi? Nonostante le previsioni del tempo (sarebbe sufficiente una veloce consultazione il giorno prima), e nonostante tu persona abbia visto (con i tuoi occhi) che comincia a piovere, come puoi scegliere di andare a lavorare sotto una pioggia incessante, sapendo che il lavoro non risulterà ottimale (considerando la condizione di disagio che né limita l'agevolezza esecutiva); pur sapendo bene che in determinate condizioni dovrai frettolosamente abbandonare ciò che invece dovrebbe essere ultimato, perché già dopo due ore sei fradicio dalla testa ai piedi. Ha senso tornare a casa bagnati da strizzare con gli indumenti che non asciugando correttamente puzzeranno di muffa e piscio fino al lavaggio successivo... tutto per andare due o tre ore ad imprecare inutilmente riguardo la situazione meteo? Hai visto che pioveva, sapevi dal giorno prima che avrebbe piovuto, non è colpa della Natura1, se tu individuo il Menomato Mentale2. Fortunatamente non abbiamo uno spiccato prognatismo... ci avrebbe conferito l'idonea espressione facciale associato ad un vistoso strabismo di Venere, idoneo alla circostanza. Nel frattempo il capo della ditta, staziona chiuso in macchina nel parcheggio del supermercato, esatto, proprio come il “magnaccio” che resta sempre nei paraggi per poter tutelare le sue affezionate lavoratrici. Che squallore!!!



Angelo Meini

07-10-2023


1...Natura scritto con la lettera maiuscola, cominciamo a rispettare il Pianeta Azzurro per cominciare.

2...Menomato Mentale scritto con la maiuscola per capire che l'uomo dovrebbe imparare ad essere un parassita distruttivo anche meno autolesionista.

venerdì 6 ottobre 2023

La pedanteria dell'incertezza


La pedanteria dell'incertezza

(il lavoro fatto due volte)


Soggettivamente mi angoscia, personalmente mi preoccupa, l'ossessione che porta questi lavoratori a recarsi a lavoro per 10-11 ore al giorno anche il sabato e i giorni di festa, è data dal fatto di non aver altro? Vogliono poter dire: ...io ho lavorato una vita per 10 ore al giorno? La mia domanda è inevitabile: …hai pensato alla tua scelta? Possibile che le persone non abbiano altri interessi oltre andare a lavoro? Parlano solo di argomenti lavorativi o condividono dibattiti insulsi e frivoli (privi di uno spessore morale e/o intellettuale), non si sono creati il minimo interesse personale? Senza interesse personale il lavoro inaridisce l'esistenza, la curiosità e l'intelligenza essiccano rapidamente! É una sensazione desolante! Se l'individuo capisse che, è anche piacevole di tanto in tanto andare a fare una gita, è rigenerante una passeggiata nel parco, è costruttivo visitare un museo o una pinacoteca, anche non fare niente talvolta è ristoratore per la mente e tonificante per il fisico... le persone però non capiscono o non vogliono capire, nemmeno se il concetto è espresso in modo diretto ed esaustivo. Somiglia una psicosi, se non vanno a svolgere le loro mansioni lavorative, dormono un'intera giornata (l'unico giorno di riposo devono recuperare le energie). Dopo aver lavorato “a testa bassa” 6 giorni per 10-11 ore al giorno, la sera del sabato sono stremati, è comprensibile che non abbiano neanche voglia di tagliarsi le unghie (la domenica mattina)! In ogni caso un'osservazione è doverosa: -prima si “accende” il cervello, poi si comincia a muovere la mano-! Tuttavia quello che sembra, ovvero la prima impressione che compare osservando molti lavoratori, non è propriamente positiva. Lavorano con la pedanteria e l'abnegazione cieca dell'incertezza! Nel dubbio il detto popolare che dice: chi non ha cervello metta gambe, risulta calzante. Per essere produttivo in modo accettabile, nonnino lavora con quest'ossessiva cieca pedanteria, comunque tradisce... denota e conferma tutte le insicurezze, l'interminabile lista di incertezze, rende palese l'elenco di paure e timori che traspariscono dalla confusione di non sapersi organizzare, nonnino comincia un lavoro ma non lo porta mai a termine. Parlando con la maggior parte di questi lavoratori, si vantano di aver decine di anni d'esperienza lavorativa, vederli muovere sul posto di lavoro però è penoso e imbarazzante, io faccio finta di nulla, ma la maggior parte di queste persone non ha il minimo senso pratico, non sa organizzare il lavoro in modo ottimale... io (secondo assistente dell'aiuto capo) devo fare lo stesso lavoro sempre due volte, questo mi infastidisce un po' onestamente!


Angelo Meini

03-10-2023


 

martedì 3 ottobre 2023

Vento e Pioggia


Vento e Pioggia...

Non è corretto dire: ...il vento soffia, la pioggia bagna, forse è corretto dire: il vento soffia, la pioggia cade!


Apparentemente abbiamo appena scoperto l'acqua calda, io ho visto il giardiniere imprecare e bestemmiare all'indirizzo del vento, non riusciva a raccogliere le foglie cadute del periodo autunnale, invece di essere grato al pianeta azzurro che, nonostante sia trattato fin troppo male ci dispensa il ricordo di alcune stagioni, l'individuo non capiva come sfruttare l'energia naturale del vento per raccogliere le foglie, in tal caso non è colpa delle folate ventose, era solo colpa del giardiniere! Seguiva uno schema abitudinario (direi quasi rituale), ciò denota evidente mancanza di elasticità mentale per adattarsi ed evitare sprechi inutili di energie e risorse, oltre a risultare penosamente ridicolo agli occhi di coloro osservino la scena. Quella gretta cecità tolemaica che talvolta ci lascia dire: ...il sole gira, è la prova evidente di quanto tendenzialmente sia stupido il genere umano, credendo d'essere solo e unico centro dell'universo (nonostante non riesca a comprenderne concretamente la reale grandezza). I gatti che miagolano la notte sui tetti o nei giardini disturbano? Il gatto deve miagolare, cosa vorremmo che cinguettasse? Il cane del vicino abbaia e infastidisce? Il cane deve abbaiare, dovrebbe nitrire? Sono suoni naturali! Preferiremmo le sirene continue di poliziotti, ambulanze e vigili del fuoco, i clacson delle auto in un ingorgo, la gente che urla litigando per una precedenza, forse le grida di una banda di disadattati ubriachi e drogati durante una rissa sulla strada? Sarebbe più armonioso?

L'essere umano deve dare sempre la colpa a qualcun altro o a qualcos'altro!

Se si bagna sotto la pioggia impreca perché si infradicia. Ma tu uomo se ti bagni sotto la pioggia, sappi che non è causato dalle condizioni meteorologiche o dalla pioggia che cade dal cielo, deve piovere è naturale (abbiamo visto gli effetti delle siccità)... speriamo che piova anche molto a lungo! Se ti bagni è solo colpa tua, pur avendo visto le sfavorevoli condizioni atmosferiche, hai scelto volontariamente di andare sotto la pioggia, l'idiota sei solo tu, è ovvio! Come in ogni situazione spiacevole dell'esistenza, che possa essere una condizione di indigenza, un problema di salute, sgradevoli problemi burocratici, civili o penali... la colpa è sempre di qualcuno! Pensa comunque che ogni seccatura, complicazione o problema è sempre indotto da te stesso, da un atteggiamento sbagliato e soprattutto poco lungimirante. Un banale esempio: -se vado a fare una rapina è molto probabile che i poliziotti mi sparino, se sarò fortunato dovrò scontare una pena detentiva (ritengo che lo scenario sia attendibile). Se sono indigente nonostante mi rechi regolarmente o saltuariamente a lavoro, è molto probabile che non sappia gestire le mie risorse finanziarie (per modeste possano essere). Se l'uso di alcool e/o droga mi porta alla rovina personale (sociale), finanziaria (economica), morale (coscienza individuale), questo deterioramento è stato solo una libera scelta, chiunque desideri veramente di cambiare in meglio può farlo ed anzi, sarà sempre libero di compiere un cambiamento radicale edificante! Morale della favola... tutto dipende da ciò che riusciamo a costruire con lungimiranza e positività, non è colpa della pioggia se ti bagni, non è colpa dello spacciatore se sei diventato un “fattone”, non è colpa dello strozzino se sei senza un soldo, non è colpa dei poliziotti o del giudice se la tua casa è un penitenziario. Ogni azione ha una conseguenza immediata e un risultato futuro, sono sempre due i fattori da osservare con estrema attenzione prima di compiere una scelta e/o ultimare un'azione,

Sbaglio?


Angelo Meini 03-10-2023



 

08 gennaio 2024