martedì 20 dicembre 2016

Ironia della sorte!


Ironia della sorte!
(... la violenza).

Nelle cronache, ricorre frequentemente la triste nota di bambini maltrattati nelle scuole infantili... queste “educatrici” usano male parole e attuano violenze fisiche!
Queste “insegnanti” scaricano i loro problemi, le loro angosce e le loro frustrazioni su bambini indifesi, nei filmati catturati dagli inquirenti, sono ben chiare le dinamiche di ogni situazione!
A queste deliziose rappresentati dell'istruzione, non auguriamo che i loro bambini subiscano il medesimo “servizio”!
... ironia della sorte...
Speriamo solo che vivano molto lungamente, così, per finire i loro giorni potranno godere di un comodo “ servizietto” analogo (o peggiore) in una splendida, accogliente e rassicurante -casa di cura-.
Sempre più spesso giungono alle cronache filmati e indagini di anziani maltrattati nelle così dette: -case di cura lager-!
Se non altro, tra una scarica di schiaffi e l'altra, tra una nube di cazzotti e l'altra, avranno tempo per pensare!

sabato 9 luglio 2016

Assenteismo quotidiano!

Assenteismo quotidiano!

Uno tra i fenomeni di 'tendenza' del bel paese è l'assenteismo, consiste nell'allontanarsi dallo svolgimento delle proprie mansioni senza motivazioni valide, in altre parole, il lavoro è un contratto che deve essere adempiuto, se ciò non si verifica... il contratto si annulla!
Considerando gli effetti che la crisi economica ha prodotto negli ultimi quindici anni circa, e il fatto che non siano presenti concrete prospettive di possibili soluzioni (accettabili), continuano a far notizia le amare cronache di quotidiano assenteismo!
 L'inarginabile disastro economico continua a far chiudere industrie, ditte e attività a ritmo serrato ogni giorno, ciò incrementa problemi finanziari collettivi, oltre ad aggravare i disagi sociali che spesso si trasformano in drammi personali e familiari.
 Ormai, migliaia di persone non trovano lavoro, i giovani e meno giovani vivono l'esperienza della disoccupazione, quest'inedia forzata logora la psiche e devia i comportamenti; per questo i soggetti più coraggiosi sono costretti a cercare soluzioni occupazionali in altre nazioni, affrontando tutti i disagi dell'emigrazione. Per lasciare -definitivamente- la propria terra, i propri affetti e le proprie abitudini ci vuole coraggio... è comprensibile anche la scelta di non voler abbandonare tutto per “l'avventura”.
 Per questo, le domande naturali che scaturiscono dagli altri innumerevoli casi sono queste:
...ma questi signori, non sanno che sono fortunati ad avere un lavoro? ...ma queste persone non guardano il telegiornale? ...non leggono i quotidiani?
 Così, frequentemente il notiziario rende pubblica la notizia (non più molto nuova...), molti individui vanno sul posto di lavoro, timbrano il cartellino per abbandonarlo subito dopo e andare a fare qualcosa di strettamente personale, non si vergognano? non hanno paura? non pensano alle conseguenze istituzionali o alla rappresaglia dell'opinione pubblica?
 Ebbene, non c'è motivo di temere, il problema non sussiste dove l'impunità induce il miglior stato etico-morale, e garantisce la serenità coscienziosa più idonea per trascorrere una giornata di buon -non lavoro-!

Allora auguro a tutti coloro che compiono questa sana e lungimirante scelta...un buon 'non lavoro'!

articolo redatto da
Angelo Meini
09\07\2016



sabato 18 giugno 2016

Il satrapo!



Il satrapo dei nostri giorni!


Nella forma comune più facilmente riconoscibile, il satrapo è colui che plagia o ricatta tutti per trarne un benessere e un beneficio personale. È “l'amabile” indivuduo che in una comunità minaccia e induce atteggiamenti riverenziali o servili, perché riveste posizioni poco chiare, di apparente autorità o 'superiorità' (se tutte le persone che lo circondano si lasciano sottomettere, un singolo che si oppone non ha alcuna credibilità). Qualunque regime politico totalitarista o governo teocratico né è un drammatico esempio! Il despota crea solo un'immagine simbolo, tutto è destinato a finire (anche in modo cruento) quando si apre una crepa nella vetrina egocentrica che ha creato. Alla morte o destituzione di un dittatore le cose cambiano inesorabilmente (per esempio la Romania di Ceauşescu e la Jugoslavia di Tito); analogamente, se una ditta è gestita o amministrata in modo dispotico dal titolare, al suo pensionamento o alla dipartita nessuno sarà in grado di perpetrare il futuro dell'attività, proprio perché la paura o la mancanza di fiducia ha guidato l'esercizio fino a quel momento. Il cinismo assicura i primati, la mancanza di scrupoli sancisce il successo, l'egocentrismo garantisce i risultati (professionali ed economici); per questo, lo sfruttamento indiscriminato (più o meno evidente) osservabile quale fenomeno globale, non ha e non può avere inversioni di tendenza. Sfruttare la terra fino ad inaridirla, sfruttare e sprecare le risorse e le materie prime del globo fino ad esaurirle, sfruttare le persone e la manodopera fino allo sfinimento e in alcuni casi fino alla morte, sta distruggendo l'intero pianeta! L'infantile eccentrismo umano, l'egoismo e l'eccessiva ambizione che caratterizzano la mente umana, sono aumentate proporzionalmente alle maggiori possibilità speculative, è una forma “malcelata” di sciacallaggio, è parassitismo! La manodopera a costi di liquidazione è costituita proprio dagli emigranti! Anche le nazioni virtuose o “pudiche”, nascondono situazioni critiche e imbarazzanti. La mancanza (reale o presunta) di soluzioni attendibili, alla serie interminabile di macro-problemi sociali che affliggono l'uomo, creano frustrazione, rassegnazione e diffusa delusione nell'affrontare il ciclo vitale. Stati depressivi, disturbi psicologici e del comportamento, panico, manie, fobie e psicosi sono in progressivo aumento, perché ogni individuo “affetto” da un disturbo, per cercare di alleviare le angosciose (a volte atroci) sofferenze, tenta di “scaricarle” sugli altri. Tutti accettano o subiscono una situazione ma non vorrebbero reprimere le proprie volontà, i propri pensieri e le idee (pareri e opinioni). Il deterrente è il sistema consolidato dall'accettazione di un compromesso, è un tacito accordo; in altre parole, attenendosi a determinati cicli abitudinari (convenzionali), è possibile ottenere una serie di cose che soddisfano le esigenze essenziali presenti e future! Il satrapo dei nostri giorni è proprio il sistema che abbiamo creato e accettato, ora rimane la rassegnazione! I singoli imparano bene...la lezione è eccellente, senza dubbio!

08 gennaio 2024