“investimenti” rischiosi
Scegliere di investire nelle sue molteplici forme non è semplice come potrebbe sembrare, la scelta dovrebbe contemplare prima di ogni cosa la tendenza di mercato, i rischi, gli imprevisti, le reali possibilità economico-finanziarie che consentano di far fronte a tutta la gamma di imprevisti legati alla stagionalità (arrivo di turisti e aumento del lavoro, assenza di turisti e diminuzione del lavoro), le attrezzature e le macchine necessarie (se si tratta di produzione o distribuzione), i guasti delle attrezzature, la concorrenza reale e potenziale, la determinazione personale, le esperienze reali che offrano la concreta consapevolezza di ciò che separa le illusioni e l’immaginazione, da ciò che la realtà manifesta in determinati ambiti. C’è tuttavia un fenomeno paradossale che le persone palesano, ed è caratterizzato dalla mancanza di tangibili cognizioni economico-finanziarie… avviare una qualsiasi attività non avendo sostanziose coperture finanziarie ha effetti devastanti, in poche parole, è come andare a giocare la schedina del totocalcio con gli ultimi risparmi, è risaputo che il banco Vince Sempre! In svariate occasioni ho visto il proprietario dell’attività prelevare soldi dalla cassa per comprare le sigarette, o per uscire la sera con gli amici, il giorno successivo ha preso altri contanti per andare a giocare la schedina, nei fine settimana ho visto prendere altra liquidità per andare il sabato in giro a fare acquisti… poi è diventato un vizio “sottrarre” denaro dalla cassa (alla contabilità aziendale), questo si chiama Ammanco, ed è uno tra i più frequenti motivi di fallimento, sono soldi sprecati che compromettono l’esistenza dell’attività. Investire denaro per aprire un negozio, per avviare un’attività commerciale richiede che siano rispettati una serie di parametri ben precisi. Pensare in modo razionale e lucido, oltre che realistico potrebbe offrire la possibilità di evitare delusioni (nella migliore delle ipotesi), ma potrebbe aiutare ad evitare di perdere ogni bene materiale ed economico individuale, comprese le ultime briciole di certezza (oltre ovviamente alla serenità psicologica per la sopravvivenza finanziaria personale). Molte persone ritengono che aprire un’attività ristorativa sia la soluzione ai loro problemi, mosse ingenuamente da un’idea, non si soffermano ad osservare i dettagli più importanti in stretta correlazione col settore che hanno selezionato. Per aprire un’attività ristorativa (di qualunque tipo possa essere), deve prima di tutto essere osservata l’epoca, il contesto sociale, l’andamento geopolitico, le mode, i cambiamenti socio-culturali che si affacciano e per quanto si protraggono nel tempo prima di ulteriori derive o cambi direzionali… i mercati cambiano, le mode passano, le tendenze deviano, le necessità si adattano continuamente, Tutto Cambia costantemente! Quando eravamo ragazzi ricordo che quando uscivamo la sera c’era la ricerca continua di una novità. Per un determinato periodo frequentavamo la piadineria, dopo poco tempo andavamo alla paninoteca, poi cambiavamo e finivamo al bar con le crépes, poi la birreria, poi il fast food, poi lo street food… Attualmente le cose non sono cambiate molto, l’approccio con l’intrattenimento delle persone è proprio lo stesso, le attività ristorative in genere sono ormai inflazionate, ce ne sono troppi di bar, pub e ristoranti! Molti individui pensano che l’apertura di un ristorante tipico o etnico o addirittura a tema sia l’idea perfetta… tuttavia i prodotti tipici e i ristoranti, che possano essere italiani, greci, portoghesi, cinesi ecc, non suscitano molto interesse nel pubblico (se non abbassano i prezzi in modo concorrenziale), i prodotti tipici di una zona o una nazione non hanno grande mercato (anzi, forse spaventano il pubblico), così i ristoratori per poter attirare il pubblico imbastiscono una vera battaglia al ribasso del prezzo, per far ciò sfruttano il personale lavorante fino allo stremo e preparano le loro squisite pietanze con prodotti e materie prime di infima qualità, se non nella maggior parte dei casi Inesistente Qualità! Il grande pubblico ormai cosciente, preferisce spendere meno e non dover sottostare alle convenzioni ristorative tradizionali, senza dover cambiare l’abito, senza dover prenotare, senza dover aspettare un’ora tra una pietanza e l’altra, e senza il problema di trovare un parcheggio per l’auto, così predilige, anzi affolla e sovraffolla i famigerati fast food, nonostante l’odore dell’ambiente sia ripugnante, l’igiene sia dubbia e la qualità dei prodotti alimentari sia inesistente, c’è un prezzo proporzionale del servizio complessivo molto più basso e il servizio è quasi immediato (fast appunto). La cultura ristorativa posta nell’era attuale è ormai un reperto archeologico, nonostante fosse già estremamente pericoloso per la salute umana frequentare i ristoranti, figuriamoci cosa significhi consumare regolarmente alimenti industriali… ma questo è il futuro, poi il fenomeno sovrappeso e obesità desta preoccupazione! In ogni caso torniamo ad affrontare l’argomento apertura di una qualsiasi attività. Raramente il fondo è di proprietà, quindi c’è un affitto (ha cadenza fissa), se la struttura era già predisposta per la ristorazione, è probabile che sia inattiva per saturazione di mercato, oppure potrebbero essersi verificati problemi di vario genere, è importante sapere che riavviare un ristorante chiuso è un’impresa titanica (talvolta impossibile), chi vende l’attività o affitta l’immobile non dirà mai le reali ragioni di tale scelta (altrimenti i Polli non ci cascano). Poi ci sono le bollette delle forniture (acqua, gas, elettricità), deve essere pagato lo smaltimento rifiuti e rifiuti speciali (oli ecc ecc). La struttura deve avere un impianto antincendio efficiente, deve avere servizi igienici proporzionali al numero di persone potenzialmente ospitate (tutto deve essere adeguato a norma di legge). Celle frigo, banchi frigo e frigoriferi devono funzionare (almeno alla prima ispezione dell’ufficio igiene all’inaugurazione). La lavapiatti deve raggiungere le temperature. La planetaria, la salamandra, i forni e l’abbattitore devono essere conformi alle norme di legge. In caso di guasto improvviso di qualsiasi attrezzatura è bene avere un tecnico per le riparazioni veloci (vuole essere pagato adeguatamente). Il personale, a cominciare dallo Sguattero deve essere pagato (non si deve pagare mezza giornata di lavoro e pretendere che lavori tutto il giorno fino a tarda sera), è Illegale oltre che sfruttamento! Ci devono essere tutti i sistemi per contrastare la colonizzazione di insetti (formiche, scarafaggi, tonchio, ecc), devono essere efficienti tutti i mezzi possibili per evitare ospiti indesiderati ad esempio i topi (piccoli roditori Mus musculus), per quanto simpatici oltre a distruggere derrate e ambiente, potrebbero compromettere irrimediabilmente la sicurezza igienica dell’attività, non sottovalutando un’infestazione di ratti (Rattus). A questo punto deve essere realizzato un menù che rispetti la richiesta del pubblico, che sia realizzabile con le attrezzature e le potenzialità umane del ristorante, e che piaccia a chi lo realizza. Normalmente il menù soddisfa solo i sogni ambiziosi di coloro che aprono l’attività! Sbagliare un Menù compromette seriamente il futuro dell’esercizio, ma solo al fallimento (pochi mesi dopo l’inaugurazione), molti sognatori si spiaccicano come insetti sul parabrezza del realismo più crudo, è tardi ormai. Ultimo e poco prevedibile parametro che ogni attività non prende in considerazione è il contatto col pubblico… se è vero che il cliente ha sempre ragione (se vuoi che torni), domandati sempre: -Chi entrerà da quella porta?- ovviamente se qualcuno deciderà di entrare!
Angelo Meini 21-04-2025